Auricologia

La linea Zero in auricologia e i 3 Tesori della medicina cinese

La linea Zero in auricologia e i Tre Tesori della medicina cinese

La nascita dell’auricoloterapia

In questo articolo vi parlerò di esperienze frustranti che nascondono grandi potenziali. La prima risale ai primi anni dopo la seconda guerra. Siamo in una città della Francia, c’è un dottore che già non vive una situazione rosea. Il mondo si sta ricostruendo dopo la guerra mondiale e lui, come tutti i dottori dell’epoca non ha a disposizione grandi strumenti. Come antidolorifici ci sono solo gli oppiacei, i fans non sono ancora stati scoperti.
Posso immaginare lo sconforto di questo medico, che vedeva arrivare in studio pazienti con sciatalgie acute, a cui poteva offrire l’unico sollievo della morfina. Lo sconforto non tanto per la morfina, ma perché i pazienti una volta usciti non si facevano vedere per mesi e tornavano per qualche altra patologia completamente dimentichi dei dolori di sciatica.
Cosa poteva essere mai successo? La sciatica non è un dolore che passa facilmente neanche con un analgesico potente come la morfina, eppure i suoi pazienti parevano perfettamente guariti. Devono essere stati momenti difficili per il povero dottor Nogier. E immagino il suo stupore di medico quando viene a sapere che le persone guarivano a seguito del trattamento ottenuto da una “magona” corsa, che ustionava loro l’orecchio.
Certamente una pratica più da maniscalchi che da medici. Sicuramente qualcosa che sembrava più magia che scienza. Eppure Nogier non si lascia offuscare da anni di studi di medicina, accetta di mettere in discussione le proprie conoscenze e di lasciare aperto uno spiraglio all’ignoto. E una mattina si sveglia con un’immagine chiara in testa, l’immagine di un feto raccolto nel padiglione dell’orecchio. Ai tempi non è che ci fosse lo yoga, la medicina cinese, la riflessologia: per un “povero” medico di provincia era tutto un mondo da scoprire ed è così che iniziò le prime ricerche, a mettere pinze fisiologiche e ad osservare se cambiava qualcosa nell’orecchio. In breve tempo realizzò la prima mappa auricolare, nasceva così l’auricoloterapia, utilizzata soprattutto a scopo antalgico.
Negli anni la materia si è strutturata, l’auricoloterapia ha avuto diverse scuole di riferimento, ognuna con una propria mappa, in gran parte simili ma mai identiche e anche la nostra scuola insegnava seguendo le mappe principali, cercando i punti di riflessologia e stimolando con l’infissione di aghi da agopuntura.

Nascita dell’auricologia de L’Orecchio parlante

Una ricerca del Dr. Romoli, la figura di riferimento dell’auricoloterapia italiana, evidenziò che solo il 5% dei medici agopuntori studiava auricoloterapia benché ben il 95% la utilizzasse. Chi non la studiava si accontentava di prendere una mappa, di cercare il punto in base al concetto riflessologico e pungendo così aveva comunque una percentuale di successi valida.
La nostra esperienza a ScuolaTao era differente, ai nostri corsi partecipavano, oltre ai medici, molteplici figure professionali sia sanitarie sia legate a discipline bionaturali. La possibilità di praticare l’agopuntura solo per i medici avrebbe potuto bloccare un appropriato utilizzo dell’auricologia a molti di loro. Usando uno sguardo diverso, ci siamo resi conto che l’utilizzo di altre metodiche e di differenti possibilità di stimolazione apriva la porta a una nuova comprensione, permettendoci di guardare il padiglione auricolare secondo differenti paradigmi e finalità.
Ci interessava capire le relazioni all’interno del padiglione, potevamo osservare la forma e la dimensione delle differenti zone, la consistenza, il colore, la sensibilità… tutti parametri che ci offrivano differenti interpretazioni e informazioni, cambiando completamente il sistema di riferimento. L’orecchio non solo ascoltava ma parlava, il nostro compito era di comprenderne il linguaggio.
Potevamo finalmente supporre che il padiglione fosse qualcosa di più che un semplice organo adatto alla stimolazione riflessa.
Per chi è appassionato di medicina cinese è naturale pensare che tutto sia collegato, ogni parte del corpo con tutte le altre e il corpo stesso con le energie cosmiche che lo strutturano e lo formano.
Non era poi così strano accogliere l’intuizione di Nogier che vedeva nel padiglione la rappresentazione del feto umano poiché per il nostro modo di pensare l’orecchio è espressione dell’organo Rene e quindi della loggia dell’acqua che è l’elemento da cui nasce la vita.

I tre tesori in medicina cinese

Secondo la medicina cinese la vita si sviluppa e prende forma grazie alla tesaurizzazione fatta dall’organo Rene di una sostanza preziosa, il Jing, predisposta alla evoluzione del corpo lungo un asse centrale evidenziato dal percorso dei meridiani straordinari di Chog Mai, Du Mai e Ren Mai.
Quindi l’orecchio è in relazione col Jing, l’essenza materiale senza sostanza e senza forma che è all’origine della sostanza e della forma. Sostanza e forma che si manifesteranno per l’essere umano con la nascita. È proprio il Jing a determinare le fasi di crescita e di sviluppo dell’organismo seguendo ritmi universali.
Essendo il padiglione rappresentazione dell’essere umano al momento della nascita avremo la rappresentazione dei Tre Tesori, che in origine sono un’unica realtà, manifesta al di là dello spazio e del tempo. Con la nascita i Tre Tesori si separano nei loro aspetti materiali (Jing), energetici (Qi), di coscienza (Shen).
Quindi il Jing – collegato alla materia e ai ritmi della crescita – è la terra ed è tesaurizzato nel rene.
Lo Shen – collegato alla consapevolezza, al pensiero, alle emozioni – è il cielo e ha residenza nel cuore.
Il Qi – collegato all’energia, al movimento, alla trasformazione, alle sostanze – è ciò che è manifesto, è l’uomo in quanto manifestazione di ciò che si trova tra cielo e terra. Per il Qi non abbiamo un organo di residenza poiché tutto il corpo è Qi, ma possiamo considerare il plesso solare come centro dell’uomo.

La linea Zero dell’orecchio

Tutta questa introduzione per presentare finalmente la Linea Zero, che troviamo nell’orecchio cioè la rappresentazione della linea mediana che congiunge Cuore/Plesso solare/Rene, Cielo/uomo/terra, Shen/Qi/Jing.


Trovare la linea Zero nel padiglione richiede un po’ di abilità manuale poiché il punto di riferimento (punto Zero) non è visibile ad occhio nudo, possiamo sentirlo utilizzando un palpeur o uno strumento da massaggio idoneo, facendolo scorrere delicatamente lungo la radice dell’elice (la zona più densa che attraversa la Conca).
Ci accorgeremo che il nostro strumento trova una piccola fossetta in cui potrà adagiarsi comodamente.
Le funzioni di questo punto sono legate alle funzioni del Qi, quindi è un regolarizzatore del movimento del Qi nel corpo, nella mappa riflessologica corrisponde al diaframma, quindi ha un’azione locale sul diaframma e sulla respirazione (in medicina cinese il polmone, organo della respirazione, è il maestro del Qi, quindi ne regola i movimenti).
In auricoloterapia questo punto è utilizzato per fare un “reset” dell’organismo o per attivare le funzioni riflessologiche dell’orecchio spente da sovrastimolazione o dall’uso di sostanze analgesiche.
Nella ricerca del punto zero, se siamo stati sufficientemente delicati, notiamo che il nostro strumento si posiziona secondo una direzione ben precisa, lungo questa linea troveremo una serie di punti di grande interesse e utilizzo.
Primo di tutti il punto Rene, che si trova salendo lungo la linea zero nel punto dove incontra il muro dell’antelice, nella Conca superiore. Questo è il punto relativo alla tesaurizzazione del Jing e all’attivazione delle funzioni del sistema rene nell’organismo.
Le sue funzioni sono: tonificare lo Yang, nutrire lo Yin; rafforzare le ossa, fortificare il dorso (lombi e ginocchia); regolare i passaggi dell’acqua, migliorare l’udito. Questo punto viene utilizzato anche per le problematiche genitali vista l’attinenza del jing con gli aspetti sessuali e per attivare le funzioni corporee che si svolgono con difficoltà.
L’altro punto che troveremo lungo la nostra linea è il punto Cuore, nel centro della Conca inferiore.
Il punto Cuore è utilizzato in primis per trattare gli aspetti mentali, quindi ansia, agitazione; è un punto utile nell’alleviare il dolore, regola la circolazione sanguigna e la circolazione del Qi nei canali.
Questi 3 punti sono quelli che ci interessano in quest’ambito, ma lungo la linea Zero troviamo altri punti di grande interesse tra cui Cardias e Piloro, Polmone, Shen Men, Apice dell’orecchio.

I tre tesori e l’orecchio

Accontentiamoci per ora di approfondire questi 3 punti vista la loro relazione coi tre tesori Jing, Qi e Shen: queste tre sostanze, che sono un unicum nell’esistenza prenatale, essendo state separate con la nascita, tendono a ritrovare l’unità.
È proprio compito dell’uomo cercare l’armonia tra i tre tesori in modo da vivere una vita retta, piena e significativa. La disarmonia tra questi tre aspetti della nostra esistenza ci fa perdere il senso di unità e di significato.
Nella nostra pratica di facilitatori possiamo agevolare l’armonia tra i tre tesori utilizzando proprio il Punto Zero, il Punto Rene e il Punto Cuore in modo che Qi, Jing e Shen possano ritrovare una sana e agevole comunicazione.

Il corso di Auricologia “L’Orecchio parlante” è un corso annuale a calendario a ScuolaTao Bologna. Trovi i dettagli a questa pagina

Autore:Gianluca Del Bono – ScuolaTao