Introduzione al Zhineng Qigong di Pang Ming: storia e principi
Introduzione al Zhineng Qigong di Pang Ming: storia e principi
L’evoluzione del Zhineng Qigong
Nell’ultimo decennio l’influsso del Zhineng Qigong ha soffiato con forza su tutto l’ovest del globo terracqueo conquistando l’attenzione di molti praticanti. Se a fine anni ‘90 e agli inizi del 2000 chi conosceva il Zhineng Qigong in Occidente erano solamente sparuti gruppi di olandesi o nordamericani ora, a vent’anni di distanza, ci troviamo davanti a un fenomeno di ben più vasta portata che ha raggiunto praticamente ogni angolo del globo. A conferma di questa evoluzione ci sono alcuni segni come solo ai movimenti che raggiungono una certa maturità possono capitare. L’ipersemplificazione delle tecniche da parte di qualche insegnante, un’attività di marketing sempre più spinta e l’aggressività nel proporre il proprio insegnamento sono solo alcuni esempi di ciò che avviene anche per altre pratiche da più tempo in voga come lo Yoga.
Anche se non abbiamo statistiche alla mano per poter affermare questa evoluzione del Zhineng Qigong in Occidente non dobbiamo però stupirci perché questa conquista corrisponde all’ascesa del Zhineng Qigong negli anni ‘80 e ‘90 in Cina e alla capacità di resuscitare nel secondo decennio degli anni 2000 dopo oltre 15 anni di censura.
Il periodo d’oro del qigong
Il Zhineng Qigong si è affacciato sulla scena cinese a inizi anni ‘80 in un momento tanto fecondo per il qigong che un sociologo lo ha addirittura ribattezzato “Qigong fever”. Già negli anni ‘50, nella spasmodica ricerca di alternative economiche per sostenere l’arretrato sistema sanitario della neonata repubblica popolare cinese, Mao Zedong aveva dato ampia libertà di manovra alla medicina autoctona di cui il qigong era sempre stato un parente stretto. E il qigong aveva sicuramente saputo meglio cavalcare lo spirito del tempo prendendosi tutta la scena e riuscendo perfino a cooptare uno scienziato di altissimo calibro come Qian Xuesen, già attore del tristemente famoso Manhattan project per la creazione della prima bomba atomica(1).
Questo periodo prolifico non solo era riuscito a creare un movimento coerente fra le varie scuole che si rincorrevano e cercavano di imitarsi l’un l’altra, ma soprattutto era riuscito a svecchiare molte pratiche che mantenevano i loro insegnamenti segreti o accessibili solo a pochi.
Se negli anni ‘50 il termine qigong era stato coniato, o meglio ripreso dalla tradizione, per descrivere un certo numero di tecniche e pratiche usate per curare in sanatori d’elite, in modo alternativo, vari disturbi, negli anni ‘80 le varie scuole di qigong moderno che si costituivano intorno a maestri carismatici si preoccupavano anche di integrare le componenti spirituali da sempre connaturate a questa pratica.
Pang Ming e il Centro
Il Zhineng Qigong non fa eccezione, e nel suo percorso a tappe si descrive l’ultimo gradino che il praticante deve salire come annichilimento, trasformazione, fusione di corpo e mente con la natura 人与大自然融为一体. Salute e benessere di corpo e mente sono comunque stati al centro del pensiero del fondatore Pang Ming 庞明 sin dagli inizi. E infatti negli anni ‘90, accanto al centro di formazione per istruttori di qigong viene fondato un centro di riabilitazione (2) che arriva ad ospitare oltre 4000 malati e proprio sull’onda dei primi successi, nel ‘92 si decide di procedere a uno studio scientifico sull’efficacia del qigong nella cura delle malattie. Lo studio che verrà condotto per 4 anni raccoglie un campione amplissimo di malati (più di 47.000) che presentano una varietà di disturbi estremamente eterogena. Dallo studio, in cui i dati differiscono per le patologie neoplastiche maligne, si nota che l’efficacia nella cura delle malattie si attesta su percentuali molto alte. Infatti osservando in modo globale le malattie prese in esame il tasso di efficacia va dal 23,5% al 99,05%(3). Questo fa guadagnare nel 1998 al Zhineng Qigong il titolo di Qigong più efficace per la salute da parte del Dicastero dello sport della Rep. Pop. Cinese.
Ma cosa aveva permesso a questo qigong di stagliarsi in modo così netto per efficacia e diffusione nella Cina degli anni ‘90? Sicuramente niente di particolarmente nuovo se non una lettura più attenta dei classici del daoismo e del buddhismo confrontati con gli avanzamenti scientifici moderni.
La teoria olistica hunyuan e il campo di qi
Pang Ming, il fondatore, già medico formato sia nella medicina occidentale che in quella cinese, era riuscito a recuperare alcuni elementi di rilievo della pratiche di lunga vita del passato, revisionate e modernizzate perché avessero i criteri per poter servire le persone del XX secolo. Fra le caratteristiche che contribuirono e ancora contribuiscono alla velocissima diffusione e al successo del Zhineng Qigong ci sono:
1. La carateristica di apertura.
A differenza delle pratiche ortodosse di derivazione daoista, buddhista o confuciana dove all’adepto è richiesto di sigillare le aperture (occhi, bocca e orecchie sono connessi a shen, qi e jing) al fine di raffinare da subito il qi interno, nelle forme aperte di qigong a cui il Zhineng Qigong appartiene, l’accento è posto sul fondersi con il qi della natura. Questo metodo che spinge il praticante ad aprirsi all’esterno piuttosto che a chiudersi all’interno (in entrambi i casi la coscienza mantiene la sua tendenza di introversione) ha il sicuro vantaggio di permettere di accedere all’infinita risorsa di qi della natura (e questo è particolarmente vero per i malati che hanno scarse riserve di qi personale) e di gradualmente mettere il praticante in grado di integrare il qigong con la vita quotidiana.
2. La teoria olistica hunyuan 混元
Nella teoria olistica hunyuan, si dice che ogni cosa nell’universo, incluse le forme di informazione, energia e materia, si sono sviluppate a partire da un’unità fondamentale. Questa unità è lo hunyuanqi primordiale che riempie l’universo ed è inesauribile. Quando nella pratica si considera lo hunyuanqi ci si riferisce a uno stato in cui yin-yang, cinque movimenti, otto trigrammi, etc. non si sono ancora manifestati. Nella pratica questo coincide col trattare disturbi e squilibri in modo semplice senza dover distinguere in modo netto quadri di disarmonia o sindromi, ma affidandosi alla capacità della coscienza di indirizzare il qi per ottenere il riequilibrio.
3. La teoria del campo di qi 组气场
La composizione del campo di qi è l’applicazione pratica della teoria olistica hunyuan. Formulata e applicata per la prima volta da Pang Ming, è il vero marchio di fabbrica del Zhineng Qigong che permette di spiegare fenomeni da sempre osservati nel mondo del qigong come ad esempio la moltiplicazione degli effetti in una pratica di gruppo condotta da un maestro. Il campo di qi è a tutti gli effetti pratica nella pratica e anche un modo di portare la pratica nella vita quotidiana.
I punti di forza del Zhineng Qigong non si traducono però solamente con efficacia e buoni risultati. La caratteristica di apertura ci dice che la pratica in gruppo è superiore a quella individuale e allora anche in questo caso provare il Zhineng Qigong è un’occasione imperdibile per coltivare il proprio qi e al contempo vivere un momento di condivisione smentendo i luoghi comuni che vedono la pratica di qigong come isolamento e solitudine.
A partire dal 2020-2021, nella sede di ScuolaTao di Milano è attivo il corso di Zhineng Qigong.
Autore: Ramon Testa – Associazione Zhineng Qigong Italia, in collaborazione con ScuolaTao
(1) Per ulteriori riferimenti riguardo alla genesi del qigong moderno si invita a leggere l’opera in corso di pubblicazione: P. Borruso, A. Carloni, V. Marino e R. Testa, Praticare Qigong Oggi, Nuova Ipsa, Palermo.
(2) Soprannominato il più grande ospedale senza medicine del mondo da Luke Chan, primo divulgatore del Zhineng Qigong in Occidente.
(3) Vedi anche il seguente documento