Qigong per nutrire l’utero

I primi testi di ginecologia cinese di cui si sono trovate tracce risalgono al II sec. a.C. All’epoca Song (960-1279) risale il primo trattato di ostetricia a noi pervenuto, interamento dedicato a patologie del parto e del puerperio. In quel periodo venne fondato in Cina il primo reparto indipendente di ginecologia del mondo, con i primi professori specializzati in ginecologia. Questo basta a fare capire l’importanza che dalla più remota antichità la medicina cinese attribuisce alla salute della donna ed al parto. Le prime prescrizioni erboristiche in nostro possesso risalgono al III sec. d.C. e qualche secolo dopo alcuni testi sottolineavano già l’incidenza dei fattori emotivi nell’insorgenza delle malattie ginecologiche e nella gravidanza.

Dall’antichità gli esercizi concepiti per la donna hanno sempre messo l’accento sull’importanza del sangue, che domina la fisiologia femminile, e che deve essere abbondante per permettere le mestruazioni. Regolare il Qi e il Sangue è dunque l’obiettivo primario. Nella donna in generale e nella donna gravida, si verificano spesso disturbi collegati al “vuoto di sangue”. Per rimediare all’insufficienza e migliorare la circolazione si mira con gli esercizi ad aprire i due meridiani Chong Mai e Ren Mai, canali di scorrimento dell’energia essenziali per la buona salute della donna e del feto. Si sblocca il Vaso Concezione Ren Mai per veicolare attraverso questo canale l’energia sottile fino all’utero in modo da rinforzare lo yang e nutrire lo yin.

Per rinforzare il sangue e i vasi sanguigni e nutrire meglio il feto, alcuni massaggi e visualizzazioni aiutano a captare l’energia del sole e della luna, la cui importanza nei ritmi della donna è nota. In altre fasi dell’esercizio, tecniche di respirazione mirata e di automassaggio permettono di espellere il Qi patogeno, nutrire i reni, drenare il fegato e correggere le emozioni negative consentendo una migliora armonia mente-corpo.