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2024: anno del Drago di legno yang

2024 Drago di legno yang

2024: l’Anno del Drago di Legno Yang

Il drago simbolo della Cina e delle sue tradizioni

Il Drago cinese rappresenta ancora oggi, anche se non raffigurato sulla bandiera, il simbolo nazionale della Cina, un simbolo di fortuna, prosperità, salute, rinascita.
Il Drago del 2024 – dal 10 febbraio 2024 al 28 gennaio 2025 – si chiama Qinglong 青龙 il drago verde-azzurro che viene dall’Est, il più potente tra i draghi, portatore delle caratteristiche cinesi tipiche dell’elemento Legno: l’erraticità mutevole del vento e la bellezza fugace degli innamoramenti primaverili.
Le famiglie cinesi pianificano le gravidanze in modo che i bambini possano nascere negli anni del Drago perché questo segno zodiacale rende le persone più resistenti, coraggiose, ma anche con un destino più facile da realizzare.
I cinesi più anziani ripetono spesso ai loro figli, nipoti, nuovi nati un adagio che è l’augurio più ricercato e rappresentativo della loro cultura: “speriamo che questo figlio diventi un Drago”.
Il capodanno cinese si festeggia con riti, suoni, canti, danze propiziatorie durante le quali si utilizzano maschere sciamaniche e animalesche, messaggere di desideri, speranze, preghiere che gli uomini chiedono al “soprannaturale “. Il Drago, essere mitico per eccellenza, in questa ricorrenza è la figura più disegnata sugli abiti, ceramiche, fogli, quadri, tovaglie ecc. Ogni capodanno cinese disegna il suo Drago, quest’anno il Drago Qing Long desta più ammirazione e rispetto.

Le danze propiziatorie: danza del Dragone e danza del Leone

Proprio in occasione di questa festa, i cinesi realizzano con grande enfasi due danze propiziatorie molto famose: la danza del Dragone e la danza del Leone. Nella danza del Dragone il sinuoso corpo del drago viene sollevato su aste da un numero notevole di portatori, anche 50, che muovono il corpo in modo ondulato e fluido a rappresentare la capacità camaleontica e trasformativa del Drago. I draghi cinesi sono rettili e volatili nello stesso tempo e ciò significa che sono detentori del grande potere del Cielo, yang, e del grande potere della Terra, yin.
Questi movimenti sono il simbolo di un essere misterioso e supremo, la cui potenza del Qi si muove a spirale, in un sistema cosmico che si avvolge e si svolge, si apre e si chiude, sale e scende, senza mai esaurirsi.
I cinesi definiscono spesso se stessi come “I discendenti del Drago“ e questa identificazione è cosi profonda da raggiungere tutti gli aspetti pratici socio-economici della cultura cinese e tutti gli aspetti spirituali e intimi della psicologia cinese. Molti testi antichi della medicina alchemica cinese e della filosofia taoista riportano la convinzione storica che si diventa ciò in cui si crede e ciò in cui ci si identifica.

Caratteristiche del Drago

Il Drago non si arrende mai, dona potere, fortuna, prosperità alle case e alle aziende e forza e protezione alle persone. Inoltre è abitato da uno spirito multiforme che porta in se le virtù e le potenze di molti altri animali.
I movimenti morbidi, forti e rapidi del drago sono la realizzazione più ambita nelle arti marziali del Kung Fu, Tai Chi Quan, Qi Gong ecc.
La potenza del Qi dragonico è perfetta, non ha eguali con gli altri esseri viventi. Il Drago sacro e regale, è stato un simbolo utilizzato da tutti gli imperatori, in quasi tutte le dinastie, perché espressione di invincibilità e dignità.
Il Drago è costituito da un corpo che è la combinazione stilizzata di molti animali. È capace di volare nei cieli più alti facendo scendere le piogge, di planare e camminare sulla terra fecondandola, di nuotare e nascondersi nelle acque più profonde, di fertilizzare i campi, allontanare il malocchio e ogni tipo di malattie, di portare lavoro, tanto denaro, successo e tutta quella forza fisica e mentale che occorre per raggiungere il successo.
A questo mitico animale è difficile opporsi, racchiude in sé tutto quello che ogni essere vivente vorrebbe possedere, la forza prorompente dello Yang e la ricchezza nutritiva dello Yin, in equilibrio stabile.
Mao Zedong, durante gli anni del suo governo, ripeteva spesso che la “perla del Drago non si poteva discutere” ad indicare che, come già si era ripetuto per i vari imperatori della Cina, le parole, la saggezza del pensiero, gli editti governativi erano nell’ordine naturale dello spirito dragonico, pertanto indiscutibili.

La perla fiammeggiante del Drago

In molte figure dragoniche si osserva una perla fiammeggiante sotto il mento o tra gli artigli del drago. Questa è la perla che incarna il nucleo fondamentale di tutta la cultura cinese, l’incessante mutamento del Qi che evolve secondo le due polarità complementari Yin e Yang , che mai si separano e sempre si trasformano l’una nell’altra.
Semplificando possiamo dire che essere nel flusso del Drago è capire profondamente che al giorno si avvicenda la notte e viceversa, come è stato e sarà sempre, e che la perla illumina-vivifica così bene il Drago, che lui sa cosa fare al momento giusto, quando farlo e come farlo.
La Perla gli conferisce la decisione giusta, l’azione efficace, la vita potente.
Pertanto il nobile e raffinato Qing Long, anche se magnanimamente si siederà in un consesso di ministri o delegati e ascolterà tutte le mozioni, vorrà vincere ogni battaglia, tenzone, scontro e uscirà a testa alta da ogni controversia perché ineguagliabile e perfetto il connubio intelligenza–saggezza della sua perla.

Il Drago e l’anno 2024

Allora sarà meglio non contraddire il Drago di Legno del 2024, non cercare la competizione, l’opposizione, il confronto, meglio stare fuori all’aperto, prediligere luoghi verde-azzurri come boschi, campi, pendii, fiumi, mare aperto o semplicemente ricercare il raccoglimento in sè stessi, nel proprio habitat colorato dal verde delle piante.
Gli anni del Drago sono molto forti in generale ed è possibile che queste acque e questi fuochi dragonici del 2024 lo siano ancora di più. Il principio taoista del Wu Wei, compiere azioni che non generano reazioni, resta sempre valido, specie se si è in mezzo ai cicloni e alle tempeste.
Il Dio Drago suggerisce di compiere azioni essenziali coerenti con la natura propria, con quello che si è realmente, senza volere essere nient’altro che sè stessi, nella giusta intenzione, nella amorevole condivisione e senza spreco di energie. Gli scontri oppositivi e diretti quest’anno sono sconsigliati, fluire con la natura e restare centrati su sè stessi è il meglio che si possa fare.
Il Drago sarà sempre vittorioso, ma sappiamo che il suo demone riposa presso i fiumi e nuota nelle profonde acque marine. Nei suoi elevati voli, con i suoi grandi occhi azzurro–verde trasparenti, si inchina e rispetta coloro che realizzano la suprema condotta in assenza di sforzo, ovvero che conseguono la loro meta senza una via, senza azioni mondane, con la chiarezza che va oltre le immagini.
Da tutto ciò si può intuire che da una parte avremo grandi piogge che vivificano i campi, ma che non sapremo definire nella loro costituzione–forma, e dall’altra fuochi illuminanti, flash istantanei della Via e della Verità.
Restano allora sempre validi i precetti taoisti sulla meditazione e il raccoglimento in se stessi, le millenarie pratiche di lunga vita, che nutrono i midolli, tra cui il cervello, tesaurizzano la vitalità e conseguono la meta senza una via da percorrere.
Buon anno del Drago di Legno a Tutti

Vedi anche gli articoli degli anni scorsi: 2022: anno della Tigre d’acqua yang e 2021: anno del Bue di metallo yin.

Autore: Angela Di Bari – ScuolaTao